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Sostituire litio, cobalto e terre rare per le batterie con semplice sale da cucina. Nel futuro c’è il sodio, che rende l’accumulo di energia più green

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CORREGGIO – Uno dei più grandi problemi dell’energia pulita è rappresentato dalle batterie, dal reperimento delle materie prime per produrle e dal loro smaltimento. Conservare l’energia quando non c’è il sole o il vento per poi utilizzarla nei momenti in cui serve è essenziale. Stessa questione per le auto elettriche: più sono capienti ed efficienti le batterie e più strada si fa. Il problema è che litio, cobalto e terre rare non sono così facili da trovare e ci espongono alla dipendenza dei “paesi estrattori”. Così c’è chi si è già proiettato nel futuro mettendo in campo le batterie al sale da cucina: a Correggio un’azienda le produce già (attiva in via Modena 48). Nel futuro delle batterie, oltre il litio c’è il sodio, quello che costituisce metà del sale da cucina. In campo, in Italia c’è progetto “Zhero” (chiamato così per l’assenza di emissioni e di gas infiammabili): una rivoluzionaria tecnologia per l’immagazzinamento di energia ideata, progettata e realizzata da Une S.r.l – azienda correggese che nel 2022 ha festeggiato i suoi primi dieci anni – per raggiungere l’autonomia energetica.

Questa nuova tecnologia verde sta cominciando a far discutere. “Le Iene” hanno esaltato in un recente servizio questa idea “green”. Sembra fantascienza, ma esistono già dei prototipi. Oggi costa di più la batteria al sale perché non c’è una richiesta pari a quelle tradizionali, ma il prezzo potrebbe scendere nel momento in cui il prodotto dovesse entrare ed espandersi sul mercato mondiale. Le batterie al sale hanno la stessa grandezza di quelle al litio, sono completamente riciclabili e, da quello che affermano i produttori, avrebbero le stesse prestazioni e dimensioni di tutte le altre. Siccome questo modello di batteria non espone al rischio di incendi o esplosioni, si sta pensando di adattarla anche alle auto. Per ora si tratta di un prototipo che viene utilizzato in abitazione. Gli accumulatori al sale possono rispondere anche alle esigenze di un’azienda rendendola totalmente autonoma. La tecnologia al sale di Une (Universal Nature Energy) dispone di un esclusivo sistema di backup – dunque di riserva – che consente al flusso energetico stoccato e mantenuto di essere utilizzato nei momenti di blackout, quando il prelievo di energia dalla rete pubblica risulterebbe impossibile. Si tratta di un sistema completamente “green” di accumulo capace di rendere autonome famiglie e aziende. Se questo sistema funzionerà senza problemi, potremo dire veramente addio all’idea di installare centrali nucleari o a gas per superare l’ennesima crisi energetica che sta impoverendo il nostro paese.