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L’esempio dell’Ospedale del Mare a Napoli: autonomia energetica con una vastissima superficie ricoperta dal fotovoltaico

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NAPOLI – Quando osserviamo quel capolavoro smart realizzato sul tetto dell’Ospedale del Mare di Ponticelli, ci chiediamo perché ci sia voluto tanto tempo e perché in tanti anni non abbiamo ricoperto di fotovoltaico tutti gli ospedali italiani rendendoli autonomi sul piano energetico? Le strutture ospedaliere sono molto complesse dal punto di vista impiantistico, spesso obsolete e caratterizzate da consumi proibitivi, soprattutto in questo periodo in cui gli italiani sono stati lasciati agli artigli della speculazione del mercato energetico. Efficientare un ospedale significa anche intervenire adeguatamente in modo da riuscire a produrre più energia in modo sostenibile: è questa l’azione green intrapresa dall’ Ospedale del Mare a Napoli, con 1620 pannelli fotovoltaici che assicurano l’indipendenza energetica. Ad aprile scorso è entrato in funzione un fotovoltaico da 623,7 kWp. “Il sistema di produzione di energia verde terminato e connesso alla rete, permette al presidio ospedaliero di risparmiare sui costi dei propri consumi ( – 230.000 euro l’anno) e di contribuire a ridurre le emissioni di #CO2 nell’aria ( – 364,30 t/anno) – spiegano i responsabili dell’ospedale – Un modello da seguire nel segno della sostenibilità!”.

L’ospedale riuscirà a produrre 822.36 Mwh anno, grazie a 3700 mq di superficie ricoperta da un impianto che cattura la luce del sole e la trasforma in energia per illuminare e far funzionare l’ospedale. Si ottengono due obiettivi insieme: un enorme risparmio di risorse economiche e la riduzione dell’inquinamento. L’Ospedale del Mare è un autentico ospedale green, costruito totalmente con materiale riciclato, disaccoppiato dal terreno (poggia su 327 isolatori sismici), studiato per evitare sprechi energetici. È assurdo che tanti altri ospedali in Italia ignorino questo esempio virtuoso! Non adottare questi “sistemi energetici” significa caricare sulle casse pubbliche dei costi assolutamente insopportabili: si pensi che una tac consuma quanto tre contatori domestici messi insieme. È venuto il tempo di una grande rivoluzione, fatta in velocità, che parta da tutte le strutture pubbliche italiane: ricopriamo questi tetti di pannelli fotovoltaici e corriamo verso la libertà e l’indipendenza energetica!