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La rivoluzione dei pannelli che producono energia elettrica anche di notte grazie al calore

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Il progresso tecnologico ci regala possibilità che fino a qualche anno fa erano definite pura fantascienza. Ma del resto, negli anni ‘80 nessuno avrebbe mai immaginato un’auto che si guida da sola e che si carica con la corrente: eppure oggi esiste. Ci sono diversi studi e prototipi che aprono nuovi scenari: i ricercatori hanno dimostrato che è assolutamente fattibile produrre energia elettrica durante le ore notturne. Questo risultato è possibile con i cosiddetti pannelli “anti-solari”, i quali costituirebbero un nuovo modo pulito e sostenibile per generare energia anche di notte. Naturalmente tutto è ancora in fase sperimentale. Ricordiamoci che 40 anni fa qualcuno parlava di macchine a idrogeno, di auto alimentate a energia elettrica e di altre cose che poi abbiamo realizzato, ma che all’epoca incontravano lo scetticismo della maggior parte delle persone. Questi nuovissimi pannelli anti-solari essendo più freddi del calore irradiato dalla Terra durante le ore notturne, sono in grado di raccogliere tutto quel calore sprigionato dal terreno e convertirlo in elettricità: è un’autentica rivoluzione energetica, che si aggiunge a tutte le possibilità che abbiamo oggi per affrancarci dal petrolio e dai fossili. Basta utilizzare un semplice generatore termoelettrico. Se abbiamo un oggetto relativamente caldo, questo irradierà calore verso lo spazio, sempre sotto forma di luce infrarossa, quindi produrrà energia: è così che funzionano i pannelli anti-solari. Il corpo caldo che emana calore in questo caso è la Terra e lo Spazio è il corpo freddo che ne raccoglie il calore per trasformarlo in energia: un principio ben conosciuto dal mondo della scienza, che oggi può risolvere i problemi dell’umanità. Chiaramente siamo ancora in una fase sperimentale e quindi non siamo stati ancora in grado di generare pannelli con le stesse capacità che hanno quelli solari, ma ogni tecnologia per svilupparsi appieno necessita di un lungo lavoro. Ci stanno lavorando da tempo i ricercatori della Stanford University e del Technion-Israel Institute of Technology, che lavorano sul miglioramento del generatore termoelettrico. Nei tempi in cui si lavora sull’indipendenza energetica, nessuna possibilità può essere ignorata. La ricerca di sta concentrando su un materiale ancora più performante per consentire al generatore di scaricare più efficientemente il calore in eccesso.

Le recenti sperimentazioni hanno ottenuto buoni risultati: i pannelli hanno generato 2,2 watt di energia per metro quadrato – che corrispondono a 120 volte l’energia prodotta dai precedenti modelli anti-solari. Tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente stanno scommettendo su questa nuova frontiera energetica, capace di dare risposte anche alle aree più problematiche del mondo, con costi bassi e prodotti costruiti con materiali che potrebbero spaziare dal silicio alle leghe di mercurio.