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I vini biologici italiani sfondano anche nel mercato del lusso: ecco i marchi più costosi e di qualità

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PIEMONTE – Il mercato del fine wines italiano gode di ottima salute e cresce il biologico di lusso. A fianco ai costosissimi  brand internazionali come Borgogna, il Riesling di Egon Müller, il Barbeito Vintage Terrantez, si stanno imponendo i vini Bio Italiani: quelli delle cantine Conterno, Quintarelli, Giacosa, Soldera, Masseto, che salgono nella classifica come i vini più cari del mondo. Tante cantine italiane hanno virato sulle produzioni di qualità, per intenditori. Tra i vini italiani più costosi e di alta qualità spicca l’Amarone della Valpolicella Selezione di Giuseppe Quintarelli, con bottiglie che hanno un costo medio di mille euro, ma anche il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno e l’intramontabile Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera.

Ma sono tanti i vini italiani sul mercato del lusso che hanno conquistato gli intenditori. Adesso, però, i grandi brand sono capaci di produrre vino biologico di alta qualità. Bisogna chiarire che un vino si definisce biologico quando proviene da uve 100% biologiche coltivate escludendo l’utilizzo di agenti chimici di sintesi nei vigneti, fertilizzanti chimici artificiali, pesticidi, fungicidi ed erbicidi vari. Ma non finisce qui, perché in cantina la vinificazione deve procedere con l’utilizzo limitato di solfiti, impiegando prodotti enologici certificati biologici. La cantina Conterno ha creduto fortemente nella possibilità di cambiare volto alle Langhe, proponendosi come produttore di qualità in un contesto che, all’epoca era considerata un’utopia: Giacomo, il fondatore, nel 1912 fu il primo a imbottigliare per il Barolo, selezionando oltre alle proprie uve anche le uve provenienti da conferitori di zona. È da quel momento che inizia l’ascesa del vino italiano, che oggi valorizza il paesaggio rurale, l’agricoltura sostenibile e rispetta l’ambiente. Oggi molte cantine, da nord a sud, hanno seguito l’esempio dell’azienda oggi portata avanti da Roberto Conterno, una delle cantine più quotate delle Langhe: si punta su sistemi di coltivazione e di vinificazione tradizionali, potature attente, diradamento dei grappoli, defogliazioni, vendemmia solo in condizioni ottimali. Come nella tradizione, semplici ed antichi accorgimenti per ottenere  vini di qualità eccelsa, migliorando sempre di più anche la produzione biologica.