Il “cubo magico” per dire addio alle bollette e purificare l’acqua. Impazza sul mercato un nuovo sistema di autosufficienza energetica

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    AREZZO – Qualcuno lo chiama “cubo magico”: si tratta di un mini pannello solare, un generatore capace di produrre energia per tutta una serie di faccende domestiche. Non è ancora la soluzione per l’autosufficienza energetica totale, ma è una delle possibilità, che unita a tutte le altre crea la possibilità di abbattere i costi energetici che in questo periodo disturbano i sonni di tanti italiani. I mini cubi fotovoltaici hanno diversi costi, a seconda del rendimento, da poche centinaia di euro, fino a 3mila euri detraibili al 50%. La tecnologia avanza e con questa “scatola magica” forse un giorno potremo dire definitivamente addio alla bolletta. Sul mercato si sta affermando l’ “Off Grid Box mini”, realizzato la Fds, la Fabbrica del sole: un macchinario che produce energia elettrica ed acqua potabile scollegandosi dalle reti di distribuzione e producendo tutta una serie di risparmi. “Oltre all’energia solare, un OffGridBox può purificare l’acqua del pozzo o quella piovana, ospitare un hotspot per il wifi e le webcam per gli allarmi, il timer per l’irrigazione, la colonnina di ricarica per i veicoli elettrici – spiegano sul loro profilo Facebook i responsabili dell’impresa di Arezzo, che ha brevettato questa tecnologia – Il tutto anche senza rete elettrica o durante un black out”.

    I prodotti con doppie funzioni sono tanti, persino pensiline fotovoltaiche. Nel nuovo mercato energetico sono svariate le soluzioni, ma il mini box per famiglie si sta affermando in quanto consente di sconnettersi dalla distribuzione e rendersi parzialmente indipendente, senza avere tra i piedi una struttura ingombrante. Un pannello solare produce energia elettrica per 1,2 Kw: sufficiente per i bisogni base di una utenza familiare e può essere utilizzato contemporaneamente per la purificazione dell’acqua: un processo di ultrafiltrazione e sterilizzazione con i raggi ultravioletti che funziona, secondo i titolari del progetto (lo dimostrerebbero le certificazioni di enti terzi) fornendo 300 litri l’ora. Il modulo base di 50 centimetri può essere ampliato se si desidera attrarre maggior energia. Insomma, le aziende di tutto il mondo continuano a produrre nuove tecnologie fotovoltaiche sempre meno invasive, soluzioni per famiglie che puntano alla anelata indipendenza energetica: la strada intrapresa è quella giusta.