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I gravissimi rischi ambientali della guerra in Ucraina: le contaminazioni di acqua, aria e terra. L’incubo nucleare, che riguarda tutti

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Nell’era della globalizzazione, in cui ogni paese è  interconnesso con la parte più remota del mondo, abbiamo imparato quanto ogni dramma apparentemente lontano riguardi tutti noi. Abbiamo visto come il covid-19, scoperto in Cina, sia stato capace di raggiungere velocemente tutto il pianeta. Prima ancora abbiamo avuto la dimostrazione di come il batterio della Xylella, presente dall’altra parte del mondo, si sia imbarcato sulle nostre navi proditoriamente per devastare gli uliveti salentini. Ora dobbiamo fare i conti con le conseguenze di una guerra che rischia di trascinare l’Europa in un anni bui e sporchi di sangue innocente. L’allerta ambientale è ai livelli massimi visto che i russi non si fanno troppi scrupoli nel bombardare nei paraggi di siti nucleari, che rappresentano delle minacce per la sopravvivenza di tutta l’umanità. Il disastro di Černobyl’ dell’aprile del 1986 lo abbiamo pagato a caro prezzo. Ora l’incubo è ritornato, grazie alle ambizioni guerrafondaie di Putin. Le forze militari russe hanno colpito la centrale nucleare più grande d’Europa, provocando un incendio in un edificio secondario.

Ma non è solo una questione di pericolo nucleare: la guerra avvelena la terra e l’acqua. Il Donbass rischia di diventare l’epicentro di una catastrofe ecologica. I bombardamenti, protratti per anni, causano perdite tossiche da impianti industriali in disuso e contaminazioni causate dalle armi. La stessa cosa che avverrà su larga scala per tutta l’Ucraina, se la guerra andrà avanti. Questo significa centinaia di migliaia di malati di cancro in più: sono le vittime collaterali della guerra. Quando stabilimenti industriali e depositi di rifiuti radioattivi finiscono sotto il fuoco di un invasore, come sta accadendo in Ucraina, siamo tutti a rischio. Metalli pesanti e sostanze cancerogene invadono l’aria, l’acqua e la terra. La minaccia per tutto l’ecosistema è palese. Civili e militari inalano ogni giorno una quantità devastante di sostanze cancerogene. Le piccole particelle inquinanti generate dalla guerra possono essere trasportate dai venti in tutta Europa: ci sono autorevoli studi che dimostrano la consistenza di questi pericoli. Ecco perché bisogna fare ogni tentativo possibile per far tornare la pace in quei territori. Poi tutti dovremo fare la conta dei danni ambientali e sforzarci di dare una mano per ripararli.