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Gallipoli sempre più green e con la “Bandiera blu”. Il sindaco Minerva: “Un lavoro costante per tutelare l’ecosistema“

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GALLIPOLI – La “Perla dello Jonio” continua ad essere una tra le mete turistiche più gettonate a livello internazionale, con le sue lunghe spiagge di sabbia bianca e il suo polmone verde sempre più protetto. Quest’anno si festeggia la Bandiera Blu: dopo anni di attesa sono stati raggiunti gli standard ambientali che proiettano la città nell’olimpo delle più sostenibili. Gallipoli è sempre più “green” e virtuosa nella raccolta differenziata, nella protezione delle spiagge e dei suoi parchi. Cresce il “turismo verde” e “slow” nelle masserie storiche, a caccia del buon cibo, della cultura e delle tradizioni salentine. Gallipoli è uno scrigno che racchiude tutto questo, insieme a preziose testimonianze storico-architettoniche, con un meraviglioso castello che svetta sul mare a testimoniare una lunga e meravigliosa storia. Oggi parliamo degli enormi passi in avanti verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale della città con il sindaco Stefano Minerva. 

Sindaco, Gallipoli ha raggiunto un obiettivo importantissimo: la Bandiera Blu. Quali sono state le azioni che hanno consentito di raggiungere un risultato così entusiasmante?

“Il lavoro svolto richiede uno sguardo agli ultimi mesi e non solo. Negli anni abbiamo lavorato in ogni direzione per migliorare ogni aspetto, anche in virtù dei parametri richiesti. La Bandiera Blu non è un riconoscimento che si acquisisce dal nulla, ma solo dopo aver rispettato alcuni standard che nel tempo abbiamo già dimostrato di avere con i riconoscimenti di Legambiente che negli anni abbiamo ottenuto. Un mare, una città più pulita, l’aver tutelato l’ecosistema sono risultati che abbiamo ottenuto grazie al lavoro costante dell’amministrazione”.

Con le opere di rinaturalizzazione, il dialogo con Legambiente e le politiche di sostenibilità oggi la città è diventata realmente green. Quali sono i prossimi obiettivi nel settore ambientale? Ci sono progetti in campo per il polmone verde gallipolino?

“Pensare ad una città più verde sembrava per molti un’utopia, ma non è un caso se proprio qualche mese fa abbiamo inaugurato il parco urbano di via Firenze con spazi attrezzati per la comunità. Prossimamente inaugureremo altri parchi e stiamo lavorando per migliorarne altri ancora. Molti pensano che per cambiare una città ci voglia poco tempo, la verità è che richiede un meccanismo lento che parte prima dalla politica e che coinvolge la comunità. Le decisioni prese sono quelle che hanno portato a questi risultati, inclusa quella di avere un buon dialogo con tutte le associazioni che si impegnano quotidianamente per la tutela dell’ambiente”.

Questo è stato un anno ricco di soddisfazioni anche sul fronte del recupero dei beni storici architettonici: il FAI ha scelto S. Pietro dei Samari. Quale sarà il futuro di questo immobile?

“La chiesetta di San Pietro dei Samari è stata abbandonata per molti anni. Anche qui, il percorso è appena iniziato. L’immobile si trova all’interno del parco naturale che richiede molta attenzione per la flora e la fauna che contempla. Con questo finanziamento che, nell’atto pratico, non può permettere di rivoluzionare la Chiesetta, ma di fare dei piccoli interventi che possono renderla idonea per progetti futuri. Il mio sforzo è stato quello di supportare l’impegno della sezione cittadina del FAI, importante promotore dell’azione insieme al Comune di Gallipoli, a dimostrazione che solo insieme si possono acquisire importanti risultati”.

Come governare i flussi e la movida di Baia Verde quest’anno per rendere più sostenibile il turismo?

“Abbiamo già avviato un dialogo con i cittadini e con istituti di vigilanza affinché possano essere un importante supporto per rendere più sostenibile il turismo. Abbiamo riscontrato una buona collaborazione anche da parte degli operatori e queste sono basi importanti per un’estate migliore”.

Gallipoli è ricca di masserie storiche, vicine a meravigliose spiagge di sabbia bianca, che tante famiglie scelgono per le loro vacanze: crede che il Comune possa fare ancora di più per la promozione di questo tipo di turismo?

“Apprezzo sinceramente l’ ‘ancora di più’, da questo si evince che le azioni del Comune non stanno passando in osservate. Sin dall’inizio del mio primo mandato ho inteso prendere parte alle più importanti fiere del turismo, questo non solo per una questione di visibilità ma per una questione di incontri. Alle fiere partecipano importanti operatori con cui si è avviato anche un dialogo un alcuni settori. Oltre alla bellezza che la natura ha donato alla città di Gallipoli, stiamo investendo particolarmente sul settore culturale che di fatto richiama anche un pubblico diverso. Con questo non intendo dire che ci sia un turismo sbagliato o che uno sia più giusto di un altro: diverse tipologie di turismo possono convivere, rispettandosi.